L’amministratore di condominio riveste un ruolo cruciale nella gestione amministrativa e nella manutenzione dello stabile, con responsabilità sia civili che penali. Questa figura è disciplinata dalla legge italiana e svolge compiti delicati e complessi. Ma quanto dura il suo mandato?
Durata del Mandato dell’Amministratore di Condominio
L’articolo 1129 del Codice Civile regola la nomina, la revoca e gli obblighi dell’amministratore di condominio. Secondo la normativa, il mandato dell’amministratore ha una durata di 1 anno. Al termine di questo periodo, l’assemblea condominiale ha il compito di decidere se rinnovare il mandato per un altro anno o nominare un nuovo amministratore.
Il rinnovo del mandato può avvenire in due modi:
- Automaticamente: se l’assemblea non delibera nulla riguardo alla nomina di un nuovo amministratore o se non si raggiunge una maggioranza per confermare o revocare l’amministratore in carica.
- Esplicitamente: tramite una votazione formale dell’assemblea condominiale.
Limiti al Rinnovo del Mandato
Il mandato dell’amministratore può essere rinnovato, ma esistono limiti precisi. In particolare, l’amministratore non può ricoprire la carica per più di due mandati consecutivi.
Inoltre, ci sono circostanze che possono impedire la sua elezione o rielezione, o che possono determinare la sua revoca. Queste includono:
- Grave inadempimento dei suoi obblighi e incarichi.
- Comportamento non conforme ai principi di correttezza e trasparenza.
- Sussistenza di incompatibilità con il ruolo.